lunedì 4 ottobre 2010

Rodi

Da Rodi

Se devo essere sincera Rodi è un'isola che non mi aveva mai ispirato più di tanto: troppo famosa, tanto turistica e piena di villaggi all inclusive per i miei gusti, poi provavo quasi fastidio quando nei forum qualcuno poneva la domanda "Rodi o Creta?" e tutti votavano per Rodi. Io amo Creta da morire, forse perchè è la prima isola greca che ho visto e mi è rimasta nel cuore più di tutte le altre, e mi innervosivo nel vederla sempre perdente nel confronto con Rodi. Per tutta questa serie di motivi fino a qualche tempo fa l'isola di Rodi era l'ultimo dei miei pensieri. Poi Ryanair ha creato la tratta Bergamo-Rodi, e la tentazione di partire ha avuto la meglio sui miei pregiudizi. E così ecco prenotata una bella settimana a Rodi, dal 19 al 26 settembre 2010.
L'isola è in effetti tanto turistica: anche a fine settembre la città di Rodi, e il piccolo borgo di Lindos, dalle 9.30 fino alle 16.00 diventavano impraticabili a causa dello sbarco dei crocieristi nella prima, e dei pullman dei viaggi organizzati per l'Acropoli nella seconda. Ma per quanto riguarda la città di Rodi, bastava allontanarsi dalle vie delle shopping, piene di negozi che i crocieristi prendevano letteralmente d'assalto (ignorando le tante bellezze di questa città!), per ritrovare viette molto caratteristiche e praticamente deserte, ricche di scorci da cartolina. Invece per godersi Lindos in tutta tranquillità non c'era altra soluzione che svegliarsi alle 7 del mattino, passeggiare per 2 orette nella pace più assoluta, tra il bianco delle sue casette, in compagnia solo della gente del posto e di tanti, bellissimi, gatti.
Le spiaggie invece, forse perchè eravamo a fine settembre, oppure perchè sono talmente tante da accontentare tutti, non le abbiamo trovate poi così affollate, ad eccezione di quella di Antony queen o delle terme di Kalithea.
Rodi quindi, per concludere questa introduzione, è per me l'isola dei due volti: quello turistico, fatto di consumismo, negozi, villaggi all inclusive e navi da crociera che quotidianamente attraccano nel suo porticciolo, e quello più tradizionale ricco di paesini deliziosi dove la vita scorre semplicemente, con gli uomini che passano le giornate al caffenion con gli amici, e le donne vestite di nero che ricamano fuori dalla porta di casa. La foto che ho pubblicato qui sopra rappresenta per me queste due anime di Rodi, l'antico e il moderno, il tradizionale e il turistico, esse convivono in quest'isola e in questo modo accontentano ogni genere di turista. Ecco perchè Rodi è tanto amata e frequentata...

martedì 3 agosto 2010

MILOS








E' molto difficile trovare il modo di iniziare a parlare di quest'isola, ci sarebbero talmente tante cose da dire e servirebbero tutti gli aggettivi vezzeggiativi che esistono sul nostro vocabolario per provare a descrivere le sue tante meraviglie. Iniziamo e vediamo cosa né verrà fuori:
Isola situata a metà strada tra Atene e Creta, spesso essa viene definita “l'isola dei colori” poichè, grazie alla sua natura vulcanica, nelle sue (più di 75!!) spiagge troviamo numerosissime combinazioni di tinte e sfumature diverse che ci regalano tra i panorami più spettacolari dell'Egeo.
Lo sguardo del viaggiatore viene così rapito dal paesaggio lunare di Sarakiniko, o dalle rocce che dal marrone sfumano prima al rosso e poi al rosa di Paleochori, per arrivare al bianco candido di Agia Kiriachi, passando tra il dorato delle spiagge di Hivadolimi. E poi ancora scogli bianchi, rossi, gialli o neri in contrasto con il turchese accecante del mare, ci offrono combinazioni così particolari come non le troviamo in nessun altro posto sul territorio greco. Ma è qui è tutto unico, anche la forma delle coste che sembrano merlettate, dei golfi, degli scogli, dei monti sono uniche e non ci si stanca mai di osservarle. E se è vero che i vulcani di Milos sono ormai tutti spenti, ci sono ancora oggi dei fenomeni geologici (tra cui le sorgenti calde e termali di Paleochori) che fanno capire come sia ancora aperta la via di comunicazione tra la superfice dell'isola e l'interno della terra.
Con tutte queste bellezze naturali la celebre statua della Venere di Milo non poteva che essere nascosta su quest'isola: infatti essa venne ritrovata l'8 aprile 1820 da un contadino di Plaka mentre lavorava nel suo orto. Ora l'Afrodite, come la chiamano i greci, è esposta al Louvre di Parigi mentre una copia si trova nel museo archeologico di Plaka.
Fino a qualche decennio fa i visitatori a Milos erano davvero pochi e la popolazione viveva principalmente di agricoltura o grazie alle innumerevoli cave e miniere dalle quali vengono estratti diversi minerali (parliamo infatti della più grande produttrice di bentonite d'Europa), solo in tempi recenti si è sviluppata la sua vocazione turistica.
Altra caratteristica di Milos da non sottovalutare: sia ad est, come ad ovest, a nord come a sud, ci sono numerosissime spiagge, esse coprono infatti tutto il perimetro dell'isola. Questo vuol dire che anche se sta soffiando un fortissimo vento noi riusciremmo comunque a trovare una spiaggetta tranquilla e dal mare completamente calmo in cui fare uno splendido bagno, basterà recarci nella direzione opposta a quella dalla quale sta soffiando il vento in quel momento (ad esempio: vento da nord, spiagge a sud ecc..). Sembra un discorso alquanto scontato, ma in molte isole non è così, basta guardare Santorini, che ha tutte le sue spiagge dallo stesso lato e se soffia il vento da quella direzione non ci sarà scampo.






I VILLAGGI DELL'ISOLA


ADAMAS:

Questo paesino di circa 1000 abitanti è uno dei maggiori porti naturali del mediterraneo, ed è qui che si sbarca dai traghetti o che si parte per le escursioni intorno all'isola. Su questo bellissimo golfo si affacciano i bar e i ristoranti con le tipiche case bianche ed i balconi fioriti mentre il paesino è disteso sopra ad una collinetta, in cima alla quale si trova una bella chiesa bianca e azzurra. Questa è la località che raccoglie il maggior numero di visitatori dato che è la più ricca di servizi (negozi, noleggi auto, internet point, banche ecc...)


PLAKA:

Il capoluogo dell'isola è davvero un paesino molto pittoresco che si distingue per il suo stile tipicamente cicladico e per la vista eccellente che regala sul golfo di Milos. Si trova infatti sulla cima di un colle dal quale domina il resto dell'isola. Viette lastricate, case intonacate di bianco con porte e finestre colorate in varie tonalità, piccoli cortili con balconi fioriti che si aprono all'improvviso, graziose chiese ortodosse, questo è quello che incontreremo durante una passeggiata in questo luogo così romantico e tranquillo. In cima alla collina troviamo il Kastro (castello), ora è disabitato e poche case sono rimaste in buono stato, ma merita spingersi fino alla chiesa per godere da lassù di uno splendido tramonto. La vista è magnifica dato che, mentre il sole scende, si potrà osservare tutta l'isola che si tinge di rosa e arancione, colori che si rifletteranno poi sul mare, regalandoci dei momenti davvero unici.
Anche la chiesa di Thalassitra, sul lato ovest del paese, è molto bella, a strapiombo su rocce scoscese, regala anch'essa una meravigliosa vista. Questo è anche il punto di incontro degli abitanti di Plaka che si recano qui la sera per scambiare quattro chiacchiere e osservare il via vai dei turisti.

TRYPITI
Passeggiando tra le viuzze di questa località si respira la vera atmosfera greca, infatti questo paesino a strapiombo sul mare è abitato prevalentemente da gente del posto. Meritano una visita la splendida chiesa di San Nicola, e la collina sulla quale si trovano dei pittoreschi mulini a vento, che anticamente servivano alla popolazione per macinare il grano, mentre ora vengono affittati ai turisti come alloggi di lusso.



MANDRAKIA – FIROPOTAMOS – FOURKOVOUNI
Piccolissimi centri abitati costruiti in piccole baie, sono molto utili come porti per i pescatori. Qui troviamo i caratteristici Syrmata: si tratta di piccole caverne scavate artificialmente nella roccia nate inizialmente per proteggere le barche dei pescatori dai forti venti invernali, oggi sono diventate quasi tutte delle minuscole residenze sul mare, caratterizzati dagli infissi coloratissimi.




KLIMA
Assomiglia ai piccoli centri abitati descritti in precedenza, ma è ancora più caratteristico. Infatti questo borgo di pescatori cattura lo sguardo del visitatore fin da quando ci si passa davanti con il traghetto che conduce ad Adamas grazie alla sua file di casette cubiche dagli infissi coloratissimi (i syrmata) strette tra la roccia, di cui sfruttano la parete, ed il mare. Queste abitazioni hanno due piani, sotto viene tenuta la barca, mentre di sopra vive la famiglia. Ultimamente è stato aperto un negozietto di artigiano locale molto caratteristico.
Agli abitanti, persone semplici, ancora sorprese nel vedere i tanti turisti che frequentano questa località, fanno compagnia tantissimi gatti che sembrano proprio aspettare i turisti per mettersi in posa per le foto, con la speranza di ricevere qualche ricompensa!
Imperdibile è il tramonto, con il sole che si tuffa all'orizzonte mentre gli ultimi raggi rosso-dorati si riflettono sul mare!

POLLONIA
una bella strada asfaltata collega Adamas con Pollonia, pittoresco villaggio di pescatori collocato a nord-est dell'isola. Costruito sull'arco di un piccolo golfo, esso è, in ordine di importanza, il secondo centro turistico di Milos. Qui ci colpisce la bella spiaggia sabbiosa ombreggiata da tamerici sotto le quali ripararci dal sole, circondata da taverne, ristoranti e pittoreschi caffè. Dal piccolo porticciolo partono i traghetti per la bellissima isola di Kimolos, una gita davvero da non perdere specie per visitare la spiaggia di Prassa.





LE SPIAGGE DI MILOS




Ora parlerò delle spiagge di Milos, chiaramente non di tutte e 75, ma solo di quelle che abbiamo avuto la fortuna di visitare di persona.





26 giugno
FIROPOTAMOS:
è la prima spiaggia che abbiamo visitato, dopo una tappa al paesino di pescatori di Mandrakia, ed è anche una di quelle che ci è piaciuta di più. E' un luogo davvero incantevole, incastonato fra rocce rossicce, con sabbia fine dorata e acqua turchese limpidissima. Alle spalle della spiaggia, in parte servita con lettini e ombrelloni ed ombreggiata di tamerici, c'è il paesino di pescatori con i suoi syrmata, e una bella chiesetta. Unico appunto negativo il baretto sulla spiaggia che al pomeriggio inizia a trasmettere musica ad alto volume, mentre di mattina vanno in onda piacevoli canzoni greche. Prima di andarsene, dalla strada principale, è d'obbligo fermarsi per fare qualche foto dall'alto, la vista sarà spettacolare!




PLATHIENA:

Nello stesso giorno dopo Firopotamos ci siamo spostati alla vicina Plathiena. Altra bellissima spiaggia, fiancheggiata da due imponenti scogliere, che assomiglia alla sua vicina, solo che offre ancora più tranquillità dato che non è servita (almeno a giugno) e non ci sono bar, solo tanta tranquillità, ombra offerta dalle numerose tamerici, e mare limpidissimo e azzurro (a meno che non soffino i venti da nord). Nei dintorni ci siamo poi fermati a vedere il pittoresco villaggio di Agios Kostantinos con i suoi caratteristi Syrmata. Ritornando verso Adamas abbiamo fatto tappa ristoratrice alla famosa panetteria panoramica.




AGIA KIRIACHI:

avendo ancora qualche ora a disposizione abbiamo provato a dirigerci a vedere una spiaggia del sud ed abbiamo scelto Agia Kiriachi, famosa per la sua sabbia fine mista a ciottoli bianchissimi. Purtroppo il mare era un pò mosso, si tratta comunque di una bella spiaggia anche se davvero tanto frequentata e animata.














27 giugno
SARAKINIKO:
Decidiamo di passare la mattinata di domenica a Sarakinico. Si tratta indubbiamente di uno dei panorami più spettacolari e fotografati di Milos: infatti qui il sole, il vento ed il mare hanno giocato con le bianchissime rocce vulcaniche della zona, fino a creare un paesaggio di ispirazione lunare. Il contrasto con il colore del mare è davvero notevole! L'acqua infatti, turchese che più turchese non si può, si inoltra all'interno di questa immensa bianca scogliera, scavando una serie di grotte ed avvallamenti, fino a lambire una piccola spiaggetta che purtroppo è molto frequentata fin dal mattino presto. Noi ci siamo fermati giusto un'oretta per un bagno e per scattare qualche foto, poi vedevamo le persone che si affacciavano dall'alto e si apprestavano a scendere verso la spiaggia, come tante formiche accanto ad un formicaio, davvero scendeva troppa troppa gente per i nostri gusti ed abbiamo deciso di spostarci
.


MITAKAS
Fuggiamo dall'affollatissima Sarakiniko ed incontriamo una delle spiagge che ci è piaciuta di più in assoluto: Mitakas. Un'adorabile caletta sabbiosa, con tutto quello che si può desiderare per avere la spiaggia perfetta: l'ombra delle tamerici, tanta tranquillità, mare dai colori caraibici e calmo come una tavola, ed un piccolo baretto dove ristorarci. Meravigliosa! Da segnalare che l'ultima parte della spiaggia è riservata ai naturisti. Oltre il parcheggio ci sono anche dei caratteristi "syrmata", durante la settimana sono chiusi, mentre la domenica i greci gli aprono per banchettare con gli amici





POLLONIA
ci siamo poi spostati a Pollonia, che oltre ad essere un villaggio di pescatori con tanti bei ristorantini e baretti sul lungomare, possiede anche una graziosa spiaggia sabbiosa, affollata da famiglie con bambini, ma pulita e ricca di tamerici, il tutto concentrato all'approdo del traghetto per la vicina isola di Kimolos.



PAPAFRAGAS
Sulla strada del rientro verso Adamas ci siamo fermati per scattare qualche foto in questa insenatura davvero spettacolare. Si trova all'interno di un grande recinto molto alto, con un cancello dal quale si può entrare con la macchina e parcheggiare. Un tempo era una grotta scavata nella roccia, poi la porzione finale del soffitto è crollata, scoperchiandola parzialmente, fino a creare questa profonda insenatura con relativa spiaggetta. L'accesso alla spiaggetta sarebbe vietato dato che possono ancora staccarsi pezzi di roccia, ma qualche temerario lì sotto c'era comunque.

PROVATAS:
successivamente ci siamo spostati al sud, in realtà più che Provatas la nostra meta era Kipos, avevamo infatti letto che da quelle parti c'era un ristorante sulla spiaggia che effettuava gite in battello di mezza giornata per Kleftico e Gerontas. Purtroppo abbiamo trovato il ristorante in stato di abbandono. Così siamo andati a Provatas a bere un nescaffè frappè nella stupenda taverna "tarantella" , lì abbiamo chiesto informazioni al riguardo ma nessuno sapeva nulla. Così abbiamo visitato la spiaggia di Provatas, ma il mare era molto mosso e non ci è sembrata niente di eccezionale.


HIVADOLIMI

la giornata per noi è ancora lunga, come vedete sappiamo sfruttarle molto bene, e così ci è avanzato del tempo per un bagno ad Hivadolimi. questa è la più lunga spiaggia di Milos, la sabbia è bianca e come sempre ci sono moltissime tamerici. La parte vicino al campeggio (ci andremo l'ultimo giorno) è attrezzata e c'è anche un baretto, mentre la parte dove ci troviamo sta volta è libera e molto poco frequentata, siamo praticamente da soli. Più avanti c'è anche un lago separato dal golfo di Milos dalla strada. Prima di rientrare proseguiamo ,tra curve e tornanti, passando davanti alle pale eoliche che forniscono l'isola di energia elettrica, fino al monastero di Agia Marina, che non è niente di eccezionale ma dal quale si gode una bellissima vista su tutto il golfo di Milos.












28 giugno
PALEOCHORI
Per iniziare la giornata, dopo la classica sosta in panetteria per procurarci il pranzo, ci dirigiamo al sud, a Paleochori. Qui troviamo un tripudio di colori che emoziona davvero: sabbia grossa e scura, con sopra tantissimi sassolini di tutti i colori: rossi, arancioni, bianchi, neri, l'acqua è color smeraldo (ma quel giorno un pò torbida) e tutt'attorno altissime rocce rossicce. Questa è una zona ricca di zolfo, affondando il piede nella sabbia si sente proprio il calore, mentre nel mare, in alcuni punti, si possono vedere delle bollicine di acqua più calda, che fanno capire l'origine vulcanica dell'isola.

FIRIPLAKA
ci spostiamo poi nella vicina Firiplaka. Questa spiaggia dall'alto è davvero uno spettacolo, sembrano i caraibi: sabbia bianca, mare azzurro e limpido, le solite tamerici. Mentre scendiamo per raggiungerla il sole ci abbandona e così i meravigliosi colori che abbiamo visto dall'alto risultano un pò spenti per la mancanza della luce solare. Passeggiando fino a metà spiaggia raggiungiamo un bel faraglione che richiama i colori dell'alta sponda rocciosa alle sue spalle. Ci fermiamo a pranzare sulla spiaggia, su un piccolo tavolinetto in legno con relativa panchina che qualcuno aveva costruito all'ombra delle tamerici.



TSIGRADO Dopo pranzo raggiungiamo la famosa Tsigrado, l'intenzione non è quella di scendere giù visto che il sole ormai se n'è andato e non ho neppure le scarpe da ginnastica, ma ci accontenteremo di guardarla solamente dall'alto. Avevo sentito parlare di soffici dune di sabbia bianca attraverso le quali si doveva scendere giù, fino ad arrivare alla famosa corda con la quale i più temerari si potevano calare in spiaggia. Ormai di queste soffici dune è però rimasto ben poco, comunque la caletta resta davvero spettacolare grazie al contrasto fra l'azzurro del mare e il bianco della sua sabbia.


alla sera raggiungiamo Klima per goderci, dal suo delizioso porticciolo, il tramonto più spettacolare che abbia mai visto. Niente a che vedere con la ressa di Oia a Santorini, dove la gente si ammassa lungo le vie del paese al punto che non si trova neanche un posto in cui sedersi mentre si aspetta il calar del sole, qui ci siamo solo noi e un paio di gatti. Il sole si tuffa all'orizzonte, mentre gli ultimi raggi rosso-dorati si riflettono sulle coste, è un momento davvero magico, unico!!













29 giugno

KIMOLOS
Eravamo indecisi se dedicare questa giornata alla gita in barca a Kleftico, oppure alla visita della vicina isola di Kimolos. Alla fine, ricordando le meravigliose foto di Antonella di Prassa a Kimolos, optiamo per la seconda ipotesi. E così alle 9.30 prendiamo il traghettino che, con auto al seguito, ci condurrà da Pollonia a Kimolos. Lì conosciamo un simpaticissimo greco, che parla italiano, che ama l'Italia un pò come noi amiamo la Grecia, e durante il viaggio ci racconta che lui vive a Creta (per me sempre l'isola numero uno!!!) ed è in vacanza a Milos con la famiglia. ci salutiamo all'arrivo, convinti di vederci nel viaggio di ritorno, invece purtroppo non l'abbiamo riincontrato. appena sbarcati prendiamo l'auto e raggiungiamo subito, attraverso una comoda sterrata, la meravigliosa spiaggia di Prassa. Siamo praticamente da soli, che meraviglia! Questa è la spiaggia più bella che abbiamo visto in questo viaggio, non ci sono dubbi, le foto parlano da sole!!! purtroppo a giugno l'ultimo traghetto per rientrare è alle 15.30, quindi verso le 14.00 lasciamo questo paradiso terrestre per fare un giretto per le viette di Kimolos. La città è praticamente deserta, ci siamo solo noi e gli abitanti del posto che a mano rifiniscono di bianco il porfido delle viette del paese.

KASTANAS:

alle 16 siamo a Pollonia. Visto che la giornata è ancora lunga, decidiamo di avventurarci, per la prima volta, in uno dei famosi sterrati di Milos. Proviamo con quello che porta alla spiaggia di Voudia, devastata purtroppo dalla presenza di una miniera e di un porto industriale, e poi proseguiamo in direzione di Kastanas. E' una spiaggia della quale non sappiamo nulla, però ho visto una foto di una roccia multicolore bellissima in un libro e ci tengo a trovarla. Lo sterrato, nella parte finale non è il massimo, così parcheggiamo la macchina e per un pezzettino proseguiamo a piedi. Lo spettacolo che vediamo quando raggiungiamo la spiaggia ripaga immediatamente di tutte le fatiche. L'acqua è color smeraldo e la spiaggia è formata da ciottolini di mille colori. Impossibile resistere alla tentazione di raccogliere qualcuno per portarlo a casa. Di questa spiaggia on line non si trovano info, quindi la sento "mia" più delle altre, perchè scoperta così, per caso, solo grazie ad una foto vista su un libro.


30 giugno

AGIOS JOANNIS

è il nostro penultimo giorno a Milos e finalmente ci facciamo coraggio e proviamo a raggiungere le isolate spiagge dell'ovest. Percorriamo la strada già fatta in precedenza fino ad Agia Marina, e da lì prendiamo il famoso e tanto temuto sterrato.
All'inizio la strada è comodissima, ma più si prosegue più aumentano le buche, le curve a strapiombo sul mare, la strada si fa sempre più stretta, insomma in poche parole, non ci ritornerei! Raggiungiamo dopo quasi un'oretta il monastero di Agios Joannis, dicono sia molto bello, un piccolo villaggio tradizionale isolato dal mondo, peccato che apre solo dalle 6 alle 8 di mattina! da lì si scende alla spiaggia. Ci siamo solo noi, una coppia di romani, e tantissime capre che hanno preso possesso di una casetta abbandonata in riva al mare. La spiaggia non è delle migliori, sporca, con tanti escrementi di capre, e il mare non è bello come me l'aspettavo. Ci sono però anche qui ciottoli di tantissimi colori, non belli come quelli di Kastanas, ma qualcuno me lo infilo comunque in borsa. Dopo un bagno, ci riposiamo all'ombra di una tamerice e poi ci facciamo coraggio e riprendiamo lo sterrato.

TRIADES
proseguiamo in direzione di Triades. La strada non è delle migliori, siamo isolati da tutto, in mezzo alla campagna, ai lati della strada ci sono tantissime capre che, sornione, osservano il nostro passaggio. Le spiagge sono tre, nè scegliamo una a caso e scendiamo a vedere. Certo il posto non è male, ma secondo me non vale la pena fare tutta questa strada, rischiare di rovinare la macchina a noleggio, quando a Milos ci sono altre 100 spiagge molto più belle e facili da raggiungere. Questo è solo la mia opinione personale, tra l'altro la direzione del vento non aiuta, infatti a causa del vento da ovest il mare è davvero sporco! Restiamo lì giusto il minimo indispensabile per mangiare qualcosa e trovare la forza per fare rientro "alla civiltà"

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lunedì 26 luglio 2010

FOLEGANDROS

Folegandros è un'isola bellissima e di piccole dimensioni, ancora poco turistica, infatti più volte durante la nostra permanenza di 3 giorni sull'isola ci è capitato di incontrare sempre le stesse persone, con le quali veniva naturale scambiare due parole di circostanza. Il motivo per cui è così poco frequentata, malgrado possieda una Chora tra le più belle delle cicladi, e un mare che più blu non si può, è dovuto al fatto che non è un'isola “facile”, per chi ama le comodità. Le spiagge più belle infatti sono raggiungibili o a piedi, attraverso lunghi e ripidi sentieri da percorrere sotto il sole, oppure con le barchette che partono dal porto o da Angali. Purtroppo a causa del vento forte che spesso soffia da queste parti le barchette non sono una garanzia, e può succedere, come quando c'eravamo noi, che non tutte partano. Inoltre le spiagge non sono attrezzate per cui mi sento di sconsigliare quest'isola agli amanti delle comodità. Un'isola del genere ha anche i suoi vantaggi però, e non sono pochi: qui il turismo di massa non si sa nemmeno cosa sia, siamo lontani anni luce dal caos di Santorini o dai divertimenti eccessivi di Mykonos. Il tempo sembra essersi fermato, la vita scorre lenta, tranquilla ed è inevitabile invidiare gli anziani abitanti del luogo che passano tutta la giornata sulle sedie di paglia fuori dai caffè della Chora, osservando il via vai dei turisti.
Ah la Chora, per me è senz'altro il fiore all'occhiello di Folegandros: un gruppo di case basse e bianche, separate da deliziose piazzette alberate e fiorite, ognuna con la sua chiesa, a strapiombo sul mare. Così bella e perfetta da sembrare finta! Qui non si deve sgomitare come a Santorini per fotografare uno scorcio delizioso, la gente è poca, e se si passeggia tra queste viette la mattina si può avere la fortuna di essere praticamente da soli. E a vegliare sulla Chora, dall'alto, c'è la stupenda chiesa della Panagia, raggiungibile attraverso un lungo sentiero lastricato. Da lassù, un panorama e un tramonto che tolgono il fiato!

e dopo questa piccola introduzione, ecco il diario di viaggio dei nostri 3 giorni a Folegandros:

22 giugno 2010
La nave lenta che ci porterà da Santorini a Folegandro, con partenza alle 18, è un po' in ritardo a causa del forte mare mosso e del vento. Gli aliscafi veloci invece sono tutti sospesi. Il viaggio fino a Ios è un'odissea, perfino una grande nave come questa ondeggia di qua e di là, le onde in mare aperto sono altissime, non avevo mai visto nulla di simile. Da Ios in poi le cose migliorano e con una sola ora di ritardo arrivamo a Folegandros proprio mentre iniziava la partita dei mondiali Grecia-Argentina. Temevamo che il tipo dell'hotel preso dalla partita si dimenticasse di venirci a prendere, ma per fortuna non è così. A folegandros i gestiori di hotel o affittacamere non hanno l'usanza di aspettare l'arrivo del traghetto in piedi con un cartello con il nome della loro struttura per farsi riconoscere. Loro aspettano dentro ai pulmini parcheggiati poco più avanti. Questa è una cosa utile da sapere, noi non vedendo il nostro omino in piedi ad aspettarci (ed intorno era tutto buio) stavamo già per fare i biglietti del bus, quando Giorgio ha notato il pulmino dell'hotel Anomousa, e dentro c'era il gestore che sentiva la partita. Il viaggio dal porto all'hotel sembrava un viaggio nel nulla, attorno c'era solo silenzio e buio, tanto buio, le uniche luci: quelle delle stelle. Abbiamo pensato “dove siamo capitati??”. L'hotel anche con il buio intorno era splendido, ma noi avevamo fame, quindi dopo aver scaricato i bagagli ci siamo recati in centro a Chora per la prima cenetta su quest'isola. Sembrava di essere in un'isola deserta. Io spiegavo a Giorgio che è così, Folegandros non è molto turistica ecc..., ma in effetti non si vedeva proprio anima viva, preoccupante la cosa! In realtà tutti erano ritirati per la partita Grecia-Argentina. Siamo arrivati al ristorante “kritokos” proprio mentre la Grecia aveva speranze per poter passare il turno e ci siamo messi anche noi a tifare grecia insieme alle altre persone presenti, gustando nel frattempo un delizioso feta grigliato con olive e peperoni...mmm che sogno! In seguito in preda alla nostalgia ho provato a grigliare il feta a casa ma mi si è tutto spiacciccato, chissà come fanno? Purtroppo poi l'argentina ha segnato e quindi addio sogni di gloria della Grecia! Il paesino dopo la partita ha iniziato ad animarsi ma perfortuna siamo ben lontani dalla ressa di santorini.

23 giugno 2010

Ci svegliamo in questo delizioso hotel immerso nella tranquillità più assoluta, a strapiombo sulla falesia e con vista sul paesino di Chora e sulla Panagia.
Da FOLEGANDROS

Facciamo colazione e poi andiamo a piedi a fare un giro esplorativo di Chora. In Grecia tutti si svegliano molto tardi, ed anche se sono le 10 di mattina siamo quasi da soli, tra queste deliziose viette così perfette da sembrare finte.

Da FOLEGANDROS

Andiamo all'ufficio turistico gestito da un italiano per chiedere informazioni sulle famose barchette che trasportano da una spiaggia all'altra di Folegandros. Purtroppo, a causa del forte vento, in funzione c'è solo quella che va a Katergo e parte nel pomeriggio. A noi va benissimo, abbiamo tutto il tempo per scattare un po' di foto alla Chora, visitare il famoso Castro, perdersi fra l'incanto di queste viette senza tempo.

Da FOLEGANDROS

Poi all'unica panetteria del paese compriamo qualcosa per pranzo e con il bus raggiungiamo il porto da cui partirà la nostra barchetta.

Da FOLEGANDROS

Sbarchiamo a Katergo dopo una quindicina di minuti, è una bella spiaggia, ma il mare a causa del vento non è limpido come me l'aspettavo, poi purtroppo non c'è ombra, solo quella offerta dalle rocce.

Da FOLEGANDROS


Troviamo due gentili signori italiani che stanno per lasciare la loro roccia con relativa ombra e ci lasciano il posto. Il bello di queste isole così piccole è che in giro si incontrano sempre le stesse persone ed è più facile scambiare quattro chiacchiere. Questi gentili signori li rincontreremo in seguito diverse volte. Mentre, dopo un bel bagno rigenerante, esco dall'acqua, sento una signora che grida forte un nome che non ricordo. Io neanche mi giro, ma lei continua a gridare questo nome nella mia direzione. Ma che vuole penso?? Poi lei cambia nome, ed inizia a gridare “Agny???”, allora mi giro e scopro che è Antonella, del forum “cisonostato”, con la quale avevamo in programma di incontrarci quella sera per una cena tutti insieme. Che bella sorpresa. Conosco lei, suo marito, ed una signora con sua figlia con le quali loro avevano fatto amicizia in precedenza e ci diamo appuntamento per la cena. Rientriamo dalla spiaggia, beviamo un nescaffè caffè in uno dei graziosi baretti del porto affacciati direttamente sulla spiaggia ed aspettiamo il bus per fare rientro a Chora. Prima di cena ci godiamo il panorama dal nostro bellissimo hotel facendo un sacco di foto, mentre i caldi colori del tramonto, conferiscono all'ambiente circostante una luce bellissima.

Da FOLEGANDROS

Stupendo anche il bagno in piscina. Andiamo a cena incontrandoci con i nostri nuovi amici e decidiamo di tornare da Kriticos. La serata vola davvero, tra consigli reciproci sulle prossime isole greche da visitare e aneddoti tratti dai viaggi passati. E' bello trovare altre persone che come noi amano tanto la Grecia!

24 giugno 2010
Insieme ad Antonella e suo marito decidiamo di noleggiare un'auto, in modo da poter girare un po' l'isola. E' vero l'isola è piccola e quasi nessuno noleggia le auto, per questo sono anche molto care, però essendoci vento non c'è la possibilità di andare a vedere le varie spiagge con le barchette, i bus sono pochi e portano solo ad Angali, e quindi l'unica alternativa all'auto sarebbe muoverci a piedi, ma chi ce lo fa fare, meglio l'auto! E poi in 4 riduciamo notevolmente la spesa. Sono le 9 e noi partiamo con la nostra fiammante matiz rossa sull'unica strada di quest'isola. Ci fermiamo a vedere dei mulini a vento a strapiombo sul mare, il posto è bellissimo, peccato che i mulini sono in uno stato di abbandono.

Da FOLEGANDROS

Poi proseguiamo fino al paesino di Ano meria, e poi oltre, siamo curiosi di vedere da dove parte il sentiero che porta alla famosa spiaggia di Livadaki. Il tempo è incerto, il sole va e viene, vediamo una bella chiesetta che si erge in mezzo al nulla, attorno solo terra e qualche cespuglio. Decidiamo di raggiungerla, almeno per vedere il panorama da lassù.

Da FOLEGANDROS

E da lassù riusciamo ad intravedere Livadaki, ma solo dall'alto, per raggiungerla saranno neccessarie ore di cammino.

Da FOLEGANDROS

Poi proseguiamo fino alla costa nord, riusciamo ad arrivare ad Ampelli in macchina.

Da FOLEGANDROS

Purtroppo il mare è letteralmente in burrasca, ma noi in un certo senso siamo fortunati, siamo arrivati lì in macchina, non ci resta che fare retromarcia e tornare indietro. Invece ci fa pena un gruppo di persone che si affaccia dall'alto di un sentiero, e dopo aver camminato per così tante ore trovare il mare mosso e la spiaggia completamente inesistente, non dev'essere proprio una bella esperienza. Anche loro non possono fare altro che girare i tacchi e ritornare indietro sul ripido sentiero da cui sono arrivati.
Rientrando ci fermiamo ad Angali per mangiare sulla spiaggia il pranzo al sacco che ci siamo portati, anche questa spiaggia non è esattamente come ce l'aspettavamo. Mare mosso anche qui e tanta sporcizia. Mangiamo su una panchina, all'ombra delle tamerici, commentando il lavoro di un povero ragazzo costretto a pulire la spiaggia dalle alghe con le mani.

Da FOLEGANDROS


Poi a pancia piena decidiamo di metterci in cammino anche noi e percorriamo il sentiero che da Angalli ci porterà ad Agios Nikolas.

Da FOLEGANDROS

E' un sentiero facile, ed adatto a tutti, in circa 20 minuti raggiungiamo Agios Nikolas. Finalmente le tante foto guardate prima di partire corrispondono con quello che vediamo dal vivo con i nostri occhi. Una chiesetta, una bellissima taverna, e sotto una spiaggia da sogno, sassolini, mare limpidissimo e tante tamerici per l'ombra.

Da FOLEGANDROS

Ci sediamo nella famosa taverna Pappalagi, prendiamo solo qualcosa da bere, ma dietro l'odorino che si sente immaginiamo che si mangerà anche molto bene.

Da FOLEGANDROS

Il panorama che si vede dalla taverna sembra proprio quello di un quadro. Dopo scendiamo in spiaggia per un bel bagno in quest'acqua cristallina e per riposarci all'ombra delle tamerici.

Da FOLEGANDROS

Le ultime ore del pomeriggio le passiamo nelle varie calette che ci sono vicino al porto.

Da FOLEGANDROS

Poi io e Giorgio andiamo in un bar a seguire la disastrosa partita dell'Italia. Ci raggiungono anche Antonella e suo marito ed insieme ci vediamo l'uscita dell'Italia dal mondiale, che vergogna! Arriva l'ora di ripartire, si rientra in hotel e ci diamo appuntamento per la cena. Noi prima ci facciamo anche una scarpinata fino alla Panagia, la famosa chiesa da cui si dovrebbe vedere un tramonto da favola. Purtroppo quando arriviamo noi il cielo si annuvola...Stavolta ceniamo da “Platza”, tutto molto buono ma non ai livelli di Kriticos. Poi prendiamo un gelato nell'unica gelateria di Folegandros gestita da due ragazzi di Torino. Che invidia per loro, hanno avuto davvero una grande idea! Anche questa serata in ottima compagnia passa velocemente ed arriva l'ora di salutarci.



25 giugno 2010
Durante la notte sull'isola si abbatte un forte temporale. Al mattino scopriamo che è una cosa rarissima, non accadeva da anni che d'estate piovesse così tanto...troviamo tutto bagnato e così dobbiamo abbandonare il nostro progetto di tornare ad Agios Nikolas e decidiamo di farci accompagnare da Antonella e suo marito fino al porto, loro consegneranno l'auto e poi prenderanno il traghetto per Santorini, mentre noi prima della partenza per Milos abbiamo ancora qualche ora e la passeremo nelle varie calette intorno al porto. Tra tutte scegliamo di fermarci a Vardia, è l'unica con il mare non troppo mosso.

Da FOLEGANDROS


Poi rientriamo a Chora per fare le ultime foto e dopo un piatto di “Spaghetti come Dio comanda” da Nikolas, decidiamo di fare la pazzia di salire alla Chora alle 14 del pomeriggio, con un sole che spacca le pietre. Però è bello fare quella strada in totale solitudine, vedere Chora che si fa sempre più piccola in lontananza, mentre la bellissima Panagia è sempre più vicina.



Da FOLEGANDROS


Da FOLEGANDROS

Da lassù si domina tutta l'isola.

Da FOLEGANDROS

Un po' di foto e poi rientriamo in albergo. Lì ci concedono di passare un po' di tempo ancora nella bellissima piscina e di farci una doccia prima di portarci a prendere il traghetto per Milos. Il traghetto parte puntuale. Da lì in viaggio assistiamo ad un meraviglioso tramonto, un vero peccato aver scaricato le pile della digitale e finalmente arriviamo a Milos verso le 21.



ECCO LE FOTO CON TUTTI GLI SPLENDIDI PANORAMI DI FOLEGANDROS:




ECCO LE FOTO ANCHE CON I SOGGETTI